I Punti d'Immersione

GAS Diving Center Bardolino

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Baia delle Sirene

Immersione divertente e interessante, ma impegnativa a causa di una costante e fastidiosissima corrente. Una discesa degradante fino ai 23 metri dove inizia la parete. Flora e fauna lacustre di notevole bellezza. La baia, sulla quale si trova Garda, culmina a nord in Punta San Vigilio, una punta di roccia che si tuffa nelle acque del lago e riemerge sottoforma di ciò che venne chiamato “Lo scoglio della Stella” mentre la punta delimita “la Baia delle Sirene”.

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Scogli dell'Altare

 L’immersione agli Scogli dell’Altare è una parete che inizia a 12 metri e scende fino alla profondità di 150 metri. Questa immersione nel Lago di Garda è famosa per due grandi balconate ricoperte di spugne gialle. Nel mese di luglio, per i più fortunati, può essere possibile l’incontro con i branchi di sardine che in questo periodo si portano verso la superficie per la riproduzione. 

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San Sivino

Immersione in parete adatta a tutti i livelli, dai brevetti di primo livello a subacquei tecnici con uso di gas decompressivi. All' estremità del pianoro della baia di san Sivino, da una profondità di circa 15 metri inizia la parete,  a -50 metri si trova il relitto di una barca a vela, da li la parete continua a scendere.

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Relitto Motonave "Airone" - Relitto Coltri

Il relitto dell’Airone giace in assetto di navigazione su un fondale misto sabbia e fango a circa 8-10 metri a ridosso delle scogliere affioranti a nord-est dell’Isola di San Biagio. È visibile sia in immersione con autorespiratore che in apnea e nelle giornate di buona visibilità si intravede anche dalla superficie. Si tratta di un’immersione molto interessante sia dal punto di vista storico, grazie alla presenza di questo relitto, che paesaggistico e naturalistico vista la presenza, sia a sud che a nord del relitto, di magnifiche pareti che degradano verso il fondo del lago e la ricca presenza di vita lacustre.

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Rocca di Manerba

Ad un centinaio di metri dalla costa, il fondale si alza fino alla profondità di 15 metri e questo è uno dei più bei siti di immersione della zona di Manerba. Si scende lungo la cima dell’ancora fino sul cappello, e poi spostandosi leggermente a sud si continua la discesa in parete fino a trovare il fondo a 40 metri. Questa zona ricca di massi è chiamata città delle bottatrici, e se ne possono osservare di notevoli dimensioni. Seguendo il fondo, si arriva fino ad una cigliata dove la profondità cade da 40 a 90 metri, si risale lungo l’angolo della secca fino ad ammirare sul cappello una bellissima statua di Venere romana. Durante il ritorno verso la cima dell’ancora, e facile incontrare branchi di persici reali seguiti da grossi esemplari di luccio a caccia di prede.

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Relitto Berardi

Il relitto è un battello per il trasporto di persone, di circa 30 metri di lunghezza, adagiato in posizione di crociera sul fondo sabbioso della baia di Salò. La profondità massima del relitto è di 33 m, il ponte inizia a circa 28 m e la visibilità spesso è scarsa, soprattutto nel tragitto lungo la sagola, sospesa in diagonale nel blu. Intorno al relitto solitamente la visibilità è un po’ migliore. Il secondo è una barca a vela di circa 15 m di lunghezza a 27 m di profondità. Qua va fatta attenzione ai cavi che tendono ancora il boma. Dalla prua partono altre due sagole, seguendo quella più ad ovest si raggiunge il terzo relitto. Il terzo è un motoscafo di circa 8-10 m di lunghezza a circa 24 m di profondità. In questo è possibile dare una sbirciatina all’interno, facendo molta attenzione.

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Secca del Diavolo

Di fronte alla Rocca di Manerba, ancorata la barca su una secca di 15 metri di profonfità si scende lungo la catena, qualche minuto di pinneggiata e si raggiunge la parete rocciosa che scende a picco. Le caratteristiche principali sono uno sperone roccioso simile ad un artiglio che si eregge in parete per 2 metri di altezza e una rientranza della roccia che forma una caverna con visibilità quasi illimitata. In profondità non è difficile incontrare delle splendide anguille. La parete termina a 75 metri di profondità.
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Isola del Garda

Ancorata la barca nelle vicinanza del canale d'ingresso alla baia dell'isola del Garda e scesi su un fondale di 6 metri si pinneggia qualche minuto per raggiungere la parete che inizia a 12 metri di profondità. E' una parete a strapiombo che crea delle bellissime balconate e piccole caverne. Molto suggestiva, mantenendo una profondità di 40 metri, è una cala nella roccia, rifugio branchi di pesci. Proseguendo in parete si arriva all'inrgesso dell'unica grotta del Lago di Garda. La leggenda narra che tale grotta è la dimora di Benny, la versione tutta italiana del mostro di Loch Ness.
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Castello di Malcesine

Immergendosi sulla punta del promontorio del Castello di Malcesine, si scende in verticale, lungo una parete con terrazze molto ampie. Immersione molto impegnativa, fondale profondo e buio, adatta a sub esperti.

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Isola dell'Olivo

Se si attracca a nord, guardando l'isola sulla destra a -13mt possiamo trovare una piccola grotta che prosegue fino ai -30mt, posto pieno di vita sommersa ottimo per foto. Il resto dell'isola è intorno ai -10/-13mt.

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Madonnina del Subacqueo

Statua della Madonna con il viso rivolto verso l'alto e con una bombola di gas fra le mani; realizzata dal sirmionese Franco Giuliari, depositata nelle acque del lago di Garda a otto metri di profondità al largo della punta Vo di Desenzano nel 1971. Invocata come protettrice dei pescatori subacquei e dei sommozzatori è stata costruita con l'aiuto del fabbro Onorino Grazioli usando scarti di attrezzature subacquee. A 40 metri di profondità si trova, in assetto di navigazione, il relitto Tritone. A 25 metri di pronfondità c'è una recente barca a vela.

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Torri del Benaco

Alla fine del lungolago troviamo il "Monumento ai Caduti del Mare" che fa da riferimento in superficie per questa immersione. Esistono 4 piattaforme: una ogni 10 mt di profondità partendo dai -10mt. Accanto alla piattaforma dei -10mt si trova una campana subacquea usata un tempo per provare a respirare sott'acqua senza erogatore. Tra la piattaforma dei -20mt e quella dei -30mt, ad una profondità tra -26mt e -29mt, possiamo visitare un piccolo relitto di barca a vela. Molto spettacolare è il panorama a livello dell'ultima piattaforma a -40mt. Proseguendo verso sud, ad una profondità di 30 e di 24 metri, si trovano rispettivamente una madonnina ed un presepe.

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Relitto Roma

Il Delsy, affondato nel 1991 lungo circa 17 metri è un motopeschereccio in ferro con motore Ford diesel, è sconsigliato entrare dal boccaporto di poppa perché una volta rannicchiati dentro è un problema muoversi, la catena che prima toccava lo scorrimano di prua adesso è un staccata, quando si arriva sul fondo si è a circa 6/7 metri dalla murata di manca del relitto, che giace in posizione di navigazione con la prua rivolta verso la riva. La profondità è del relitto è tra i 35 e i 45 metri. Si vedere ancora la scritta a poppa “Delsy” vicino alla scaletta, l’elica manca perché qualcuno se la sarà presa come trofeo, l’albero è stato segato e adagiato lungo l’imbarcazione sullo scorrimano dalla parte di manca, il boccaporto di poppa è la tana di una grossa bottatrice, perfettamente integro vista l’assenza di sale che corrode il ferro, c’è solo un piccolo buco di ruggine in prossimità della bitta di poppa dalla parte di dritta. La zona dell’immersione solitamente è caratterizzata da assenza totale di corrente tipica della piccola insenatura del lago ove si trova il relitto.

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Isola di San Biagio

Di fronte all'isola di San Biagio si trova una bella parete, dove si può scendere fino ai 20 o 30 metri, si prosegue tenendo la parete sulla sinistra, controcorrente, e in base all’aria consumata, si può arrivare o meno a vedere i due o tre isolotti ricchi di pesce. L’immersione è da effettuarsi nella parte est dell’isola, cioè quella che guarda verso la sponda veronese. Interessante è la varietà di pesce presente, molti grossi e nei periodi giusti pesci persici. 

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Trimelone

L'isola di Trimelone è l'ex polveriera militare della II Guerra Mondiale dove è assolutamente vietata l'immersione subacquea e l'attracco di qualsiasi imbarcazione. Poco più a nord, a circa 200 metri dall'isola, è possibile effettuare l'immersione sulla secca adiacente. Questa si estende, sempre verso nord, col cappello a circa 4 metri di profondità. Si scende poi ancora arrivando a -8 metri a ridosso di una parete che termina con una roccia rotonda e da qui si parte per uno dei tre percorsi disponibili. Le immersioni da svolgere sono, infatti, il Canyon, il Jump e la Parete: - CANYON: partendo dalla secca più a sud si scende in direzione della "costa bresciana", il fondale è fangoso per cui è neces- sario mantenere un ottimo assetto, non ci sono riferimenti durante la discesa e per questo motivo è più sicuro immergersi con sub che conoscono il posto. Dai -35 metri si iniziano a trovare i primi massi che proseguendo nell'immersione diventano sempre più fitti e di dimensioni molto grandi creando passaggi piacevoli e suggestivi. - JUMP: è il proseguimento diretto del Canyon ma impossibile arrivarci con l'immersione descritta sopra per cui la partenza avviene da un punto più a nord della secca. Il nome Jump deriva dal fatto che il salto nel buio è netto e non degradante come per l'immersione nel Canyon: in questo caso, infatti, la parete sprofonda verso il centro del Lago. Anche questa immersione è adatta a subacquei di livello avanzato che si sono già immersi in questo tipo di ambiente. - PARETE: la partenza è la stessa del Canyon ma viene fatta nella direzione opposta per cui verso la "costa veronese" pinneggiando leggermente in direzione nord-est fino ad incontrare la parete che scende fino ad una profondità di circa -45 metri.